bdsm
Lays è cosa mia_M2
di FreyjaL
25.08.2024 |
226 |
1
"Lo sconosciuto non si muove, è talmente eccitato che ad un suo minimo movimento il suo pene è già pronto a schizzare..."
Eccoli, sono tutti qui intorno a me. So che sono un certo numero, eppure non si sente volare una mosca.Il Padrone oggi ha qualcosa da insegnare a qualcuno e questa volta non a me!
Un cappuccio nero mi nasconde il viso e parte dei capelli, lasciando libera solo la bocca; anche il Padrone nasconde il viso dietro una maschera, di Lui si vedono gli occhi verdi e le labbra.
Agli altri ospiti è stato concesso di coprirsi il volto oppure no, tanto io non ne vedrò alcuno.
Nessuno di noi potrà dire una parola, solo il Padrone, e le sue parole saranno ordini.
Per tutti.
Sono a quattro zampe su un tavolino, completamente nuda, i seni pendono sotto al mio corpo mettendo in evidenza i capezzoli ormai costantemente turgidi, notte e giorno, ogni giorno della settimana, con e senza reggiseno o abiti.
Le parti intime sono esposte alla vista di tutti: il plug rosso fa capolino dall’ano con il suo gioiello, gli umori già bagnano le mie labbra.
“Chi vuole iniziare?” domanda il Padrone alla piccola folla riunita intorno a me, “chi è il temerario?”
Nessuno si muove.
“Tu!”
Ora sento i passi strascicati di qualcuno che si avvicina da dietro.
“Qui!” gli intima il Padrone.
“Lays, apri la bocca.” Il tono che rivolge a me, sebbene sia autorevole, ha quell’inflessione dolce che ormai ho imparato a riconoscere.
Una sua mano si poggia leggera sulla mia testa proprio nel momento in cui un piccolo membro non del tutto sicuro si infila nella mia bocca, forse non era ancora pronto o è imbarazzato dalla situazione.
Faccio del mio meglio per procurare piacere allo sconosciuto che mi sta penetrando mentre lo sento irrigidirsi ad ogni affondo nella mia gola. Alcuni minuti e il suo fiato si fa più corto, freme.
“Ora basta! Tu, sì tu alla sua destra, andiamo con ordine che ce n’è per tutti” poi si rivolge all’uomo quasi pronto a regalarmi il suo piacere, “tu puoi tornare nel cerchio.”
Un altro pene, lievemente più largo del primo si infila velocemente tra la lingua e i denti. Forse lo sconosciuto pensa che sia questione di tempo, se riesce a godere in pochi minuti potrà farlo nella mia bocca.
Inizia così a muoversi furiosamente, fin quasi a farmi venire da vomitare, la saliva mi cola lungo il mento e il Padrone mi deve tenere la testa con più decisione.
Ansima.
“Bravo, sei veloce. Vai pure.” Anche questo viene fatto allontanare prima di potersi scaricare.
“Vieni tu! Come non vuoi venire, non era un invito ma un ordine. Diversamente quella è la porta, non è chiusa.”
Un lieve sussurro arriva alle mie orecchie prima che il suo membro mi penetri, forse chiedeva scusa.
“Hai rotto la regola del silenzio. Puoi andare” gli intima il Padrone quando si è appena lubrificato con la mia saliva.
“Il prossimo.”
Questo lo sento arrivare baldanzoso ed eccitato, il giro da roulette russa lo ha già messo in agitazione più che mai. Mi appoggia sulla lingua la cappella libera dalla pelle e già c’è la goccia che fa capolino dalla fessura.
Io sono immobile, un brivido mi percorre senza che io possa nasconderlo quando la sento sulla lingua.
“Puoi leccarla” mi concede il Padrone, che sa quanto io l’adori.
Lo sconosciuto non si muove, è talmente eccitato che ad un suo minimo movimento il suo pene è già pronto a schizzare. Ma lui il gioco lo ha capito, non può e non vuole.
Mi muovo io, con delicatezza, gli lecco la cappella e risalgo lungo l’asta senza mai prenderlo completamente in bocca fino a che mi accorgo che sta gocciolando lentamente a terra pronto a inondarmi del suo sperma.
“Va bene, puoi andare. Tocca a te!”
Così ne arriva un altro, non li ho contati fino ad ora e non lo voglio fare, non voglio sapere quanti sconosciuti ancora dovranno penetrare la mia bocca per il diletto del Padrone.
Io lo sento dal suo tono di voce che si sta divertendo e dalla mano che carezza i miei capelli, quasi come si fa per ammansire una cavalla recalcitrante.
La cosa si ripete ancora e poi ancora, ogni volta che gli sconosciuti sono al culmine del piacere il Padrone li ferma e li rimette al loro posto.
“Signori, adesso che avete conosciuto meglio la bocca di Lays, vi mostro io come si tiene al guinzaglio una schiava come lei. Guardate. Avete facoltà di darvi piacere, da soli o uno con l’altro, se vi aggrada.”
Poi sento che sorride.
“Lays, mettiti sulla schiena adesso, braccia e gambe giù dal tavolino”
Obbedisco in silenzio, mi volto e mi sdraio a pancia all’aria.
Due dita della sua mano mi penetrano trovando strada facile tra i miei umori, complice il plug, mi tocca il clitoride con il pollice e poi, uno per volta fa entrare il terzo dito, il quarto ed infine tutta la mano fino a che ogni mio piacere si riversa sul piano del tavolino e sul pavimento.
“Brava, Lays. Ora rimettiti in ginocchio e apri la bocca.”
Mi fa leccare la mano fradicia dei miei umori, così come mi ha penetrata, un dito alla volta, finché non è tutta dentro la bocca.
“Ora stai ferma, Lays!”
Sento il suo profumo avvicinarsi alle mie narici, la sua consistenza poggiarsi prima con delicatezza sulla mia lingua per poi entrare fino in fondo alla gola, entrambe le mani mi cingono la testa e mi penetra la bocca con un ritmo che è solo suo, sicuro e dolce al tempo stesso, fino a poggiarsi sulle tonsille e farmi colare tutta la saliva ma senza mai farmi sentire l’istinto inevitabile di vomitare.
“Lays è cosa mia!”
Queste sono le parole che proferisce agli sconosciuti quando sento il suo sperma arrivarmi in gola.
“Lays è cosa mia!”
Non so cosa stia succedendo intorno a me, sento qualche schizzo caldo colpire la mia pelle disordinatamente, ma io a quelle parole sono di nuovo pronta a provare piacere.
“Lays… tu…sei…cosa…mia!”
Mi bacia.
“Sì, Padrone!”
Alla fine nella stanza rimaniamo solo noi due, Lui ancora nudo accomodato sul divano, io accucciata ai suoi piedi che aspetto con impazienza la sua carezza.
Il nostro piccolo rituale, di cui ormai non posso più fare a meno.
[2024]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.